martedì 12 aprile 2011

The Wire: un poliziesco chiamato capolavoro


"Questa è Baltimora, signori. Gli dei non vi salveranno."


Dice bene il commissario di polizia Ervin Burrell riferendosi alla sua povera città infestata dallo spaccio di droga e da incontrollabili ondate di violenza e omicidi. Le strade e i vicoli di Baltimora infatti pullulano di malviventi senza scrupoli di tutte le età, pronti a tutto per racimolare un pò di grana per accaparrarsi una dose, incuranti persino di dover far saltare la testa a qualcuno. Questo è lo scenario desolante che la serie The Wire ci propone: una città sovverchiata dal crimine e abilmente controllata dai signori della droga che tramano alle spalle delle forze di polizia e riescono sempre a farla franca.

Ma è qui che una squadra scelta di investigatori con più vizi che virtù viene assemblata a fondo perduto dalle alte sfere del commissariato per tentare di contrastare disperatamente questi loschi traffici mediante una fitta rete di intercettazioni telefoniche. Ed è proprio di intercettazioni si parla in questa serie arrivata di recente al suo quinto atto su FX. La droga, la criminalità, la corruzione, i traffici illeciti, le guerre tra bande e i tradimenti sono al centro della scena e ai poliziotti che ancora credono nel loro mestiere l'arduo compito di contrastarli con i pochi mezzi a disposizione.

Proprio come ho fatto con Dexter in un articolo precedente, eccovi un bel riassunto sonorizzato da me di questo magnifico telefilm che ha saputo letteralmente catturarmi, non solo per merito della sua trama adulta e straordinaria ma anche per i suoi carismatici personaggi, buoni, cattivi o molto cattivi che siano. Trovo che l'intero cast di attori abbia svolto un lavoro eccezionale sulla caratterizzazione dei personaggi, a cominciare dal mitico Idris Elba (già visto nella serie Luther andata in onda su FoxCrime) che in questa serie interpreta il geniale e spietato Stringer Bell. 

Non mi rimane altro da dire se non "buona visione".

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