sabato 15 marzo 2014

Titanfall: il mio provino


"Questa è la nostra terra. E combattemo per difenderla!"


Altro giro, altra corsa: è tempo di pubblicare un provino della mia voce, come non succedeva da un po'. Stavolta tocca allo spot di Titanfall, videogame di genere sparatutto in prima persona uscito il 13 Marzo per PC e per Xbox One, la nuova ammiraglia targata Microsoft. Il titolo in questione è frutto della fatica e dell'esperienza di Jason West & Vince Zampella, creatori della fortunata saga Call of Duty e fondatori della neonata software house Respawn Enterteinment che ha realizzato il gioco per conto di EA Games. Titanfall ci porterà sulla Frontiera, ultimo baluardo di un pianeta desolato e semidistrutto, conteso tra due fazioni in guerra tra loro. Le battaglie esclusivamente multigiocatore online avverranno via terra ai comandi di soldati della fanteria che oltre ad armi convenzionali, potranno avvalersi dell'immane potenza di fuoco dei Titani, esoscheletri robotici giganteschi che potranno essere richiamati e pilotati a piacimento. Il titolo ci propone quindi un gameplay ibrido fatto di sparatorie mordi e fuggi molto dinamiche e battaglie a bordo dei Titani, decisamente più lenti ma anche più letali, il tutto arricchito dalla fluidità delle animazioni su schermo a 60 fotogrammi per secondo che rendono l'esperienza di gioco valida e dannatamente divertente.

Lo spot realizzato per Fox mi ha visto prendere parte alle lavorazioni audio in qualità di sound designer, ma essendomi riscoperto appassionato di Titanfall dopo averne saggiato le grandi qualità in fase di beta su Xbox One, non ho resistito alla tentazione di realizzare anche un provino con la mia voce. Sul fronte del sound design ho cercato di isparmi il più possibile a quanto ho ascoltato durante le svariate partite a cui ho preso parte durante il beta testing del gioco. Le battaglie multigiocatore di Titanfall infatti si distinguono oltre per un dinamismo e un comparto tecnico assoltamente degni di nota, anche per un eccellente sound design che riesce a catapultare il giocatore all'interno dell'azione sparacchina come non mai. Sotto questo aspetto Respawn Entertainment ha fatto davvero un lavoro egregio, per cui ho cercato di colorare restando rispettosamente nei margini e restituento quanto possibile l'appeal sonoro del gioco all'interno dello spot.

Mi pare di aver detto tutto, non mi resta che augurarvi buon ascolto, spero che la mia voce e il mio sound design vi piacciano e soprattutto spero possiate provare il gioco ed innamorarvene proprio come ho fatto io. Al prossimo articolo!

mercoledì 5 febbraio 2014

Agents of S.H.I.E.L.D: il suono dell'acciaio


"Il segreto è svelato. Eroi e mostri sono tra di noi"


Supereroi, basta la parola.
Dopo l'acquisizione da parte di Disney e gli innumerevoli successi in ambito cinematografico, Marvel Entertenment si butta a capofitto sul piccolo schermo proponendo uno spin-off del film The Avengers ponendo l'accento stavolta non sui superumani ma su comuni agenti dell'organizzazione S.H.I.E.L.D capitanata da Nick Fury. A coloro che non hanno mai visto The Avengers (no dico, scherziamo?) basti sapere che New York è stata di recente teatro di una battaglia senza precedenti tra l'esercito invasore di Thanos arrivato sulla Terra grazie alla collaborazione dell'infido Loki e un manipolo di coraggiosi supereroi coadiuvati dallo S.H.I.E.L.D. La battaglia è stata vinta ma lo S.H.I.E.L.D ha perso uno dei suoi agenti di punta, Phil Coulson, ucciso proprio dal dio Loki.

Con questa premessa si apre il sipario di Agents of S.H.I.E.L.D. che vedrà impegnati per ventidue episodi, cinque agenti molto dotati nella ricerca e nella cattura di potenziali e pericolosi supercriminali. Agenti che verranno reclutati sul campo proprio dal redivivo Coulson che per qualche ragione misteriosa è stato riportato in vita dallo S.H.I.E.L.D.

In questo articolo propongo ben due video di cui ho curato la parte sonora. Il primo in alto è un ident grafico realizzato dal talentuoso reparto grafico di Fox (nella persona di Emanuele Marani) mentre il secondo in basso è il teaser del programma. Come avrete modo di ascoltare, entrambi gli elementi hanno molto in comune sul fronte del sound design: condividono lo stesso comparto grafico enfatizzato da un sonoro fatto di droni, basse frequenze, impatti e sordi rumori metallici lavorati e modificati in fase di post-produzione. Per sonorizzare il progetto mi sono ispirato concettualmente all'acciao. L'acciaio dello scudo di Captain America, quello dell'armatura di Iron Man e dalla lega indistruttibile del mitico Mjolnir brandito da Thor. Il primo dei due elementi è stato particolarmente appassionante da sonorizzare perchè ho dovuto ricrerare l'effetto ambientale di una sorta di improbabile circuito meccanico munito di una turbina alimentata da energia pulsante. Inutile aggiungere che l'impegno e la quantità di singoli suoni miscelati e lavorati che questo elemento ha richiesto è molto numerosa ma sono molto soddisfatto del risultato.
Sul secondo video invece ho voluto lasciar maggiore spazio all'epicità della parte musicale, sottolineando solo l'impatto degli emblemi dei supereroi portandoli su un piano superiore a livello sonoro, compreso l'urlo disumano finale di Hulk, frutto di una scelta certosina di effetti audio che non hanno assolutamente nulla in comune tra loro (compresa la mia voce) ma che modificati e miscelati sapientemente assieme hanno dato vita al vocione del mostro verde.

Sono molto impaziente di guardare questa serie anche perchè fungerà da traghetto verso il secondo capitolo cinematografico di The Avengers in cui -si vocifera- assisteremo alla comparsa di Ultron interpretato dal grande James Spader.



Mi pare di aver detto tutto.
Godetevi i video e al prossimo articolo!

martedì 1 ottobre 2013

Pronti, Partenza, Via! FoxRetro accende i motori

 
"I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili."
(Enzo Ferrari)


1 Ottobre.
Dopo una pausa di circa sei mesi che ha visto apportare vari  cambiamenti alla mia vita, tra cui un meraviglioso viaggio a Los Angeles, torno a imbrattare le pagine virtuali del mio piccolo mondo internettario, la mia personale vetrina di passioni che espone i miei lavori di sound design a conoscenti e sconosciuti. In un post precedente scrivevo qualcosa sui cambiamenti e esprimevo il mio stupore sul bizzarro susseguirsi degli eventi della vita. Parafrasando me stesso:

"Buffo fermarsi a riflettere su come la vita possa darci certezza di non avere certezze."

Continuo più che mai a sostenerlo, ma ammetto che ad oggi definire la mia riflessione "buffa" è un eufemismo che cela un velo di amarezza perchè quando la vita ti offre croccantissime carote, scopri che sa anche picchiare forte con bastoni bitorzoluti.
  
Ma non essendo questa la sede adatta a parlare degli avvenimenti avversi della vita (ci vorrebbe un blog a parte, per cui passo) scelgo di sorvolare in stile Google Maps e al contrario, di "stupirvi con effetti speciali" per citare un vecchio spot televisivo. E gli effetti speciali appartengono al video che ho linkato in questo articolo, prodotto dal reparto grafico di Fox e oltremodo curato dal mio talentuoso collega Emanule Marani che promuove la fascia quotidiana della seconda serata di FoxRetro. Protagoniste indiscusse: le automobili, o per essere precisi, le serie tv del passato che hanno a che fare con inseguimenti e/o sparatorie a bordo di un automobile. E quali esponenti migliori se non i cugini di campagna Dukes di Hazzard sul buon vecchio Generale Lee, i poliziotti a zampa d'elefante Starksy e Hutch sulla loro Zebra 3 e l'adone villoso Michalel Knight sul suo fedele K.I.T.T a rappresentare questa categoria?

Nel video in alto di cui ho realizzato il sound design, le tre serie (anzi, fuoriserie) tv rappresentate dal proprio iconico bolide fiammante, dopo aver preso posizione e fatto cantare i motori si sfidano in una gara impossibile al'ultimo sorpasso in stile Hot Wheels tra derapate e salti acrobatici. Ho cercato di enfatizzare l'ottimo lavoro visivo con un comparto sonoro adeguato, cercando di trasmettere un senso di velocità con il suono, specie durante il passaggio delle automobiline in prossimità della camera. Sono piuttosto soddisfatto del risultato finale, arricchito anche dal brano musicale utilizzato che è stato composto in separata sede per l'occasione.

Mi sa che ho detto tutto, quindi mi congedo.
Cliccate su Play e godetevi il video, buona visione!

giovedì 11 aprile 2013

Greatest Hits

"And the Winner is... American Horror Story!"


Ognuno di noi porta dentro di sè una compilation di grandi successi.
No, non mi riferisco ad un insieme di brani musicali archiviati sull’iPod, bensì ad una serie di riconoscimenti importanti a cui siamo indissolubilmente legati e che ci rendono le persone che siamo. A questo proposito mi viene in mente una toccante puntata di Lost in cui il compianto Charlie Pace guardava al passato e appuntava su un logoro taccuino una lista di traguardi personali, i suoi “greatest hits”.
Da buon omonimo di Charlie, se un giorno anch’io mi riscoprissi naufrago su un’isola deserta piena di santoni fumanti e modelle sociopatiche probabilmente, tra un’anomalia temporale e l’altra, trascriverei sul mio taccuino la data "9 Aprile 2013", giorno in cui uno dei miei lavori di sound design è esondato dagli ampi argini dei canali Fox per farsi un viaggetto in America e vincere così la medaglia d’argento al New York Film Festival. 

Il trailer vincitore in questione è di American Horror Story, che illo tempore ha già fatto capolino sul mio blog anche se in un'incarnazione differente. Lo sviluppo di questo progetto ha assunto delle caratteristiche originali fin dalla sua nascita visto che non ha seguito il consueto iter lavorativo che generlamente vede l’editor di turno montare un video scandito dal ritmo di un brano musicale per poi passarlo al reparto audio al fine di realizzarne il sound design e quindi il mix finale.
Il processo in questo caso è stato inverso: dopo il briefing da parte del reparto creativo ho cominciato a lavorare in prima battuta al progetto approntando un taglio musicale con il brano fornitomi per poi invecchiarlo, tagliuzzarlo e stiracchiarlo senza alcuna pietà, modificandone prima le armoniche poi la stessa melodia rendendolo sempre più inquietante ed incalzante. Una volta pronta l’anomala base musicale ho passato il tutto al reparto edit che ne ha realizzato il montaggio video. Dopo la fase di editing il progetto è tornato nelle mie mani, stavolta comprensivo di immagini, per occuparmi della parte di sound design, ovvero della creazione dell’effettistica audio che comprende le urla, i gemiti, le fiammate e il resto degli effetti sonori presenti nel trailer.

Ma non è finita qui, infatti il promo ha subito un’evoluzione successiva dopo la sua ordinaria messa in onda sui canali Fox. Considerando tutte le attenzioni che ha ricevuto dal punto di vista sonoro durante le fasi di lavorazione, è stato selezionato come possibile candidato al NY Film Festival 2013 nella categoria Best Soundtrack/Audiomix: Promotion/Open & IDs. Per l’occasione ho deciso di agghindarlo a festa rielaborandone il mix ed enfatizzandone maggiormente il comparto sonoro per renderlo ancora più graffiante ed efficace.

Il risultato è sotto ai vostri occhi (e soprattutto orecchi) cupo e disturbante proprio come ci eravamo prefissati fin dall’inizio. A parte il riconoscimento ottenuto al NY Film Festival che mi rende più che orgoglioso c’è una morale ancora più grande che conferma quanto agire fuori dagli schemi e il lavoro di squadra possano far raggiungere spesso dei risultati inaspettati e questo progetto ne è fulgido esempio.

Ora se permettete è tempo di aggionare il mio taccuino: 
-9 Aprile 2013, Silver World Medal al New York Film Festival, uno dei miei greatest hits!



giovedì 4 aprile 2013

Indovina chi viene a cena?


"Dio fece il cibo, ma certo il Diavolo fece i cuochi." 
(James Joyce)


Grande invenzione TripAdvisor.
E' uno strumento utile ma bisogna saperlo usare bene. Bisogna saper leggere tra le righe delle centinaia di commenti che spesso affollano le schede dei ristoranti e alberghi. Bisogna saper individuare le recensioni di cortesia (magari a cura degli amici o i parenti dei gestori), quelle frettolose e inconsistenti e infine quelle degli incontentabili cronici che abbassano gratuitamente la media di un locale anche solo per provare un brivido di onnipotenza mascherata malamente dietro una parvenza di raffinatezza. Anch'io mi diletto a scrivere su TripAdviror cercando di essere il più obiettivo possibile e valutando il posto in cui ho mangiato tenendo conto di tre fattori che reputo fondamentali:

-la qualità e la varietà del cibo
-la qualità della struttura e dei servizi offerti
-il prezzo finale in funzione dei fattori di cui sopra

Insomma, trovare un buon ristorante per me è quasi una caccia al tesoro. E' una ricerca metodica che quando va a buon fine premia con una bella serata e del buon cibo. Del resto consumare un buon pasto lasciandosi inebriare dagli odori e farsi trasportare dai sapori è un appagamento intimo e personale per tutti gli esseri umani. E saper dosare e miscelare gli ingredienti a dovere è un'alchimia, forse la più vecchia per quanto ne possiamo sapere. "A tavola perdonerei chiunque, anche i miei parenti" scriveva Oscar Wilde, e come dargli torto? Infatti il buon cibo è sinonimo di comunione e condivisione e può essere utilizzato per raggiungere molteplici scopi tra cui consolare, conquistare, riappacificare ed unire le persone.

Nutro molto rispetto per i bravi chef, li idealizzo un pò come degli stregoni, dei custodi di un fuoco sacro e credo che possiedano per certi versi una chiave universale per fare breccia nel cuore della gente attraverso l'attenta miscela delle loro pozioni magiche, i gesti e la fantasia dei piccoli dettagli del mestiere.

A tutti sarà successo almeno una volta di scegliere un ristorante a casaccio e trovarsi così a consumare dei pasti pessimi, ricevere un pessimo servizio e magari a pagare un conto fuori misura. Ed è proprio questo il fulcro di Cucine da Incubo, la versione italiana del celebre programma Hell's Kitchen patrocinata da quel mattacchione perennemente laccato di Gordon Ramsay. In Cucine da Incubo made in Italy, FoxLife ci propone invece lo chef "di peso" di Villa Crespi Antonino Cannavacciuolo, che tra un manicaretto e l'altro disossa prosciutti a mani nude. Essendo uno degli chef più bravi d'Italia sarà suo il compito di andare in soccorso di ristoranti dalle cucine deprecabili e di esercizi mal gestiti sul baratro del fallimento, insegnando un pò di disciplina gastronomica anche a suon di urla disumane e sganassoni se serve.

Il video che propongo oggi è lo spot della campagna di lancio di Cucine da Incubo girato dal regista Daniele Persica con cui in passato ho già collaborato per il sound design del magnifico spot di Fino All'Ultimo Round Anche in questo caso ho curato la parte audio partendo dalle immagini e dalla musica, gli unici riferimenti che avevo a disposizione. L'idea era appunto quella di "appesantire" le immagini creando un'atmosfera sonora folle e insostenibile piena di elementi rumorosi fino a quando l'ermetico Cannavacciuolo come un novello giudice ristabilisce l'ordine delle cose con un colpo di mannaia. Ogni elemento presente nello scenario (animato dall'infallibile reparto grafico di Fox) è stato sonorizzato utilizzando e miscelando tra loro una dozzina di singoli suoni differenti, mentre per creare il colpo di mannaia sul tagliere ne ho utilizzati almeno il doppio.... una bella fatica ma ne è valsa la pena.

Pensandoci bene, nel mio lavoro anch'io posso considerarmi un pò come uno "chef del suono".
Allora che aspettate? Date subito un assaggio al video finchè è caldo e ditemi se di sale va bene.

Buon appetito!

lunedì 4 febbraio 2013

Chi non muore si rivede

  "Per caso mi ha cercato qualcuno?."
(Carlomix)


Ehm, dunque vediamo...
Un attimo di pazienza per favore, sto cercando di inventare una scusa per rendere credibile la mia assenza di sette mesi dal blog.
Ad essere sinceri così su due piedi non me ne viene in mente nessuna.

Ebbene, in questi casi che si fa?
Probabilmente è meglio schiarirsi la voce per darsi un tono, mantenere un comporamento professionale, sfoderare un sorriso di circostanza e far finta di niente, almeno così è possibile  uscire dall'empasse con disinvoltura.

Uhmmm, no, non funziona, l'imbarazzo persiste.

Sono certo che capirete che il lavoro nobilita l'uomo ma ne limita il tempo libero per cui i miei spazi internettari destinati all'aggiormaneto del blog sono stati brutalmente fagocitati dagli impegni, ragion per cui mi sono reso latitante per così tanto tempo. Del resto si sa, la solenne promessa di ogni blogger è quella di continuare ad aggiornare regolarmente il proprio sito web anche se a conti fatti pochi eletti hanno facoltà di onorarla nel tempo.

Ma torniamo a noi.

Sappiate che in questi mesi è successo tutto e il contrario di tutto.
Ho attraversato uno dei periodi più intensi della mia vita (non solo lavorativamente, ma questa è un'altra storia) e il progetto che propongo oggi è proprio uno dei succosi frutti di uno straripante flusso di lavoro che mi vede ovviamente coinvolto in veste di sound designer.
Il progetto in questione a mio dire è anche pietra miliare in fatto di realizzazione made in Fox visto che dietro tutta la lugubre e delirante atmosfera dello spot non c'è soltanto il mio zampino sonoro, bensì tutta la dovizia e professionalità della fucina grafica che ha costruito e animato l'intero set comprese le marionette e i diabolici meccanismi presenti nel video. Un lavoro davvero esemplare e degno di nota che ho avuto l'onore di sonorizzare al meglio delle mie capacità. Lo scopo del trailer in questione è quello di proiettare lo spettatore "nella mente del serial killer" tramite un tour virtuale in un terrificante labirinto senza uscita ricco di orrori e follia. E' da questo presupposto che sono partito col mio lavoro cercando di enfatizzare l'atmosfera tetra con delle sonorità profonde e distorte in cui mescolare l'inquietudine di urla di dolore e pianti soffocati accompagnati tuttavia da rintocchi di lucidità emotiva del suono di carillon e dei meccanismi rugginosi di cui il labirinto è composto. Come dicevo, è stato un arduo lavoro di cesello per cui spero saprete apprezzare.

Bando alle ciancie, non mi resta che augurarvi buona visione e darvi appuntamento al prossimo post che non tarderà troppo ad arrivare. Nel dubbio, buon ferragosto a tutti. 
Ma no dai, scherzo! :)

giovedì 31 maggio 2012

Falling Skies 2: la speranza non muore mai!


  "Non si può separare la pace dalla libertà perché nessuno può essere in pace senza avere la libertà."
(Malcolm X)

 
D'un tratto alzi gli occhi e... 
Ok, sta succedendo davvero, non puoi farci nulla. Ci sei dentro fino al collo.
Sulle prime, guardando le scintillanti navicelle spaziali attraversare l'atmosfera terrestre rimani sgomento e senza parole. Cerchi di mantenere lucidità e integrità, di evitare scene di panico e l'isteria generale facendoti forza con una seppur flebile sensazione di speranza. Pensandoci un attimo, solo l'idea che che un'altra civiltà abbia attraversato lo spazio per approdare su un nuovo mondo (il tuo, nello specifico) dovrebbe darti certezza di essere al cospetto di creature magnifiche e tecnologicamente evolute capaci di ispirare ed insegnare. Cerchi conforto nella conoscenza: ti chiudi in casa e guardi le emittenti di tutto il mondo sintonizzate non-stop sull'evento, il molesto susseguirsi di tavole rotonde dei governanti mondiali che cercano di dare un senso a questo inaspettato contatto.

Poi improvvisamente la crisi: si scopre che queste creature venute da chissà dove non sono perfette come si credeva, bensì delle raccapriccianti locuste a otto zampe, brutte come il peccato che bramano solo morte e l'annientamento della razza umana servendosi perfino di bipodi giganti di metallo armati fino alle ascelle. Ed è lì che la speranza muore, quando vedi il tuo bel pianeta invaso e devastato da urlanti bacarozzi assassini che rapiscono bambini e adolescenti per impiantargli una schifezza organica sulla spina dorsale e mandargli in pappa il cervello assumendone il controllo.    

Allora che fai? Fai le provviste e te la dai a gambe il più in fretta che puoi, ecco cosa.
Incontri un gruppetto di altri disgraziati, ti unisci a loro, spartisci le provviste e cerchi di tirare a campare con i tuoi figli ai quali non sai più che balla raccontare su che fine abbia fatto la loro madre. Tu sai benissimo com'è andata ma cerchi di prendere tempo per evitare di vedere spegnersi definitivamente la speranza negli occhi dei tuoi bambini perchè sai che nessuno può crescere privo di speranza. Nel frattempo passano i giorni, i mesi. Ti nascondi dove puoi assieme agli altri disperati e aspetti. Ascolti e osservi impotente il tuo pianeta cadere un pezzo alla volta, un'esplosione alla volta, un edificio alla volta, un individuo alla volta. Senti gli spari e le urla delle altre persone in superfice fino a che i gemiti e il fragore delle bombe cedono il passo al silenzio più assoluto.

Qualche tempo dopo il gruppetto di disperati si allarga, ti unisci all'esercito che ha preso in custodia qualche centinaio di civili per spostarsi verso un luogo sicuro, ammesso che ne esista uno. Guardi attonito quel che resta del tuo mondo, i corpi privi di vita per le strade e le aberranti istallazioni aliene che si stagliano all'orizzonte fin dove l'occhio ha l'ardire di guardare. Stringi forte le mani dei tuoi ragazzi e cerchi di farti forza. Ti unisci alla resistenza, non ti basta essere uno dei tanti poveracci sballottati da un rifugio ad un altro, vuoi imbracciare un fucile a denti stretti, vuoi combattere con la speranza che il tuo sacrificio possa contribuire a dare una vita migliore ai tuoi figli. E infine quando vedi uno dei casermoni alieni venire giù a colpi di RPG ti accorgi che ne è valsa la pena, che la speranza era ben riposta, che gli invasori possono essere sconfitti davvero.

A questo punto anche il professor Frederic Frankensteen urlerebbe a squarciagola il suo celebre "Si può fareee!" ed è proprio da qui che si dipanano le trame della seconda stagione di Falling Skies prodotta da quel geniaccio di Steven Spielberg in onda da Luglio su Fox. Gli immani sforzi e i numerosi sacrifici dei personaggi della serie ci hanno fatto capire che gli alieni non sono invincibili, che possono morire e che persino le loro stesse armi possono essergli rivolte contro con un pizzico di inventiva. E' quindi tempo di armarsi (anche di coraggio) e organizzare una controffensiva coi fiocchi per spazzare via la minaccia aliena una volta per tutte!

Il video che vi propongo in cima all'articolo è il primo elemento della campagna di lancio di Falling Skies 2 che ho sonorizzato. Le immagini ci mostrano quel poco che è rimasto del nostro pianeta dopo l'invasione dei bacarozzi spaziali, mentre il brano struggente di Vera Lynn come un pianto lontano carico di singulti e di speranza ci accompagna per mano verso un epilogo a sorpresa. Proprio attraverso l'esaltazione della musica ho cercato di arricchire l'atmosfera di vuoto e desolazione descritta dalle immagini, cercando di ricreare un effetto radiolina distorta e a tratti disturbata da rotture ed interferenze.




AGGIORNAMENTO:

Colgo l'occasione per aggiornare il post linkando un recente trailer di Falling Skies 2 andato in onda sui canali Fox solo dopo il lancio dei primi episodi della serie. Anche in questo caso mi sono occupato del sound design. Come potrete ascoltare, oltre al mio apporto sonoro, il video è arricchito delle note cariche di tensione di Zack Hemsey, compositore dell'inconfondibile colonna sonora del film Inception.
Buona visione!

lunedì 14 maggio 2012

Homeland: quando lo spionaggio è d'autore


"Più che una fine della guerra, vogliamo la fine dei principi di tutte le guerre."
(Franklin Delano Roosevelt)


Ci sono eventi nella vita che cambiano profondamente le persone. 
A volte succede tutto molto in fretta, altre volte il cambiamento è lento e graduale.

Penso all'11 Settembre 2001. 

Nonostante siano passati ben 11 anni è ancora una data indimenticabile per tutti.
E' inverosimile come una manciata di ore di follia abbiano cambiato la faccia di una città, ucciso le certezze e le speranze di una nazione, e lasciato sgomento un intero pianeta. Dopo quel giorno tutto è cambiato, tutti siamo cambiati. Anche i mezzi d'informazione, il cinema e la tv sono cambiati di conseguenza diventando l'eco di dolore di questo immane colpo inferto al mondo intero.

Homeland è senza dubbio parte di questa eco. Ho cominciato a guardare questa serie con un pò di scetticismo, lo ammetto: non sono un grande fan del genere spy story, però come al solito i preconcetti hanno lasciato spazio a meraviglia e stupore. Già dopo la fine del primo episodio è scattato il fattore dipendenza che mi ha intrappolato in un vortice per svariati giorni fino alla conclusione di questa serie che non posso non reputare eccezionale.

Eccezionale il cast, tra tutti senza dubbio la bella e brava Claire Danes che grazie alla sua interpretazione può esporre un Golden Globe in più nella sua casetta di New York, e l'imperscrutabile Damian Lewis che si rivela ancora una volta un protagonista con gli attributi.

Eccezionali la trama, dialoghi e colonna sonora (dalle spiccate tinte jazz) che riescono a farci vivere un'esperienza matura e verosimile, complessivamente più cinematografica che televisiva carica di tensione, ricca di colpi di scena e di doppi fondi morali. Detto in poche parole... probabilmente una delle più belle serie tv che siano mai state concepite e scritte negli ultimi anni.

Il video che propongo in allegato è -purtroppo- l'unico elemento della campagna di Homeland di cui ho curato la sonorizzazione, il teaser del finale di stagione. Guardatelo pure con tranquillità: non viene fatto alcun tipo di spoiler sulla trama della serie se non avete ancora vista. E proprio a questo proposito, non so se queste mie poche righe abbiano destato qualche tipo di curiosità ma vi consiglio di rimediare e lasciarvi trasportare come ho fatto io dai torbidi risvolti politici e dagli eventi drammatici di questa magnifica serie tv. Probabilmente ne uscire cambiati.