(Carlomix)
Ehm, dunque vediamo...
Un attimo di pazienza per favore, sto cercando di inventare una scusa per rendere credibile la mia assenza di sette mesi dal blog.
Ad essere sinceri così su due piedi non me ne viene in mente nessuna.
Ebbene, in questi casi che si fa?
Probabilmente è meglio schiarirsi la voce per darsi un tono, mantenere un comporamento professionale, sfoderare un sorriso di circostanza e far finta di niente, almeno così è possibile uscire dall'empasse con disinvoltura.
Uhmmm, no, non funziona, l'imbarazzo persiste.
Sono certo che capirete che il lavoro nobilita l'uomo ma ne limita il tempo libero per cui i miei spazi internettari destinati all'aggiormaneto del blog sono stati brutalmente fagocitati dagli impegni, ragion per cui mi sono reso latitante per così tanto tempo. Del resto si sa, la solenne promessa di ogni blogger è quella di continuare ad aggiornare regolarmente il proprio sito web anche se a conti fatti pochi eletti hanno facoltà di onorarla nel tempo.
Ma torniamo a noi.
Sappiate che in questi mesi è successo tutto e il contrario di tutto.
Ho attraversato uno dei periodi più intensi della mia vita (non solo lavorativamente, ma questa è un'altra storia) e il progetto che propongo oggi è proprio uno dei succosi frutti di uno straripante flusso di lavoro che mi vede ovviamente coinvolto in veste di sound designer.
Il progetto in questione a mio dire è anche pietra miliare in fatto di realizzazione made in Fox visto che dietro tutta la lugubre e delirante atmosfera dello spot non c'è soltanto il mio zampino sonoro, bensì tutta la dovizia e professionalità della fucina grafica che ha costruito e animato l'intero set comprese le marionette e i diabolici meccanismi presenti nel video. Un lavoro davvero esemplare e degno di nota che ho avuto l'onore di sonorizzare al meglio delle mie capacità. Lo scopo del trailer in questione è quello di proiettare lo spettatore "nella mente del serial killer" tramite un tour virtuale in un terrificante labirinto senza uscita ricco di orrori e follia. E' da questo presupposto che sono partito col mio lavoro cercando di enfatizzare l'atmosfera tetra con delle sonorità profonde e distorte in cui mescolare l'inquietudine di urla di dolore e pianti soffocati accompagnati tuttavia da rintocchi di lucidità emotiva del suono di carillon e dei meccanismi rugginosi di cui il labirinto è composto. Come dicevo, è stato un arduo lavoro di cesello per cui spero saprete apprezzare.
Ebbene, in questi casi che si fa?
Probabilmente è meglio schiarirsi la voce per darsi un tono, mantenere un comporamento professionale, sfoderare un sorriso di circostanza e far finta di niente, almeno così è possibile uscire dall'empasse con disinvoltura.
Uhmmm, no, non funziona, l'imbarazzo persiste.
Sono certo che capirete che il lavoro nobilita l'uomo ma ne limita il tempo libero per cui i miei spazi internettari destinati all'aggiormaneto del blog sono stati brutalmente fagocitati dagli impegni, ragion per cui mi sono reso latitante per così tanto tempo. Del resto si sa, la solenne promessa di ogni blogger è quella di continuare ad aggiornare regolarmente il proprio sito web anche se a conti fatti pochi eletti hanno facoltà di onorarla nel tempo.
Ma torniamo a noi.
Sappiate che in questi mesi è successo tutto e il contrario di tutto.
Ho attraversato uno dei periodi più intensi della mia vita (non solo lavorativamente, ma questa è un'altra storia) e il progetto che propongo oggi è proprio uno dei succosi frutti di uno straripante flusso di lavoro che mi vede ovviamente coinvolto in veste di sound designer.
Il progetto in questione a mio dire è anche pietra miliare in fatto di realizzazione made in Fox visto che dietro tutta la lugubre e delirante atmosfera dello spot non c'è soltanto il mio zampino sonoro, bensì tutta la dovizia e professionalità della fucina grafica che ha costruito e animato l'intero set comprese le marionette e i diabolici meccanismi presenti nel video. Un lavoro davvero esemplare e degno di nota che ho avuto l'onore di sonorizzare al meglio delle mie capacità. Lo scopo del trailer in questione è quello di proiettare lo spettatore "nella mente del serial killer" tramite un tour virtuale in un terrificante labirinto senza uscita ricco di orrori e follia. E' da questo presupposto che sono partito col mio lavoro cercando di enfatizzare l'atmosfera tetra con delle sonorità profonde e distorte in cui mescolare l'inquietudine di urla di dolore e pianti soffocati accompagnati tuttavia da rintocchi di lucidità emotiva del suono di carillon e dei meccanismi rugginosi di cui il labirinto è composto. Come dicevo, è stato un arduo lavoro di cesello per cui spero saprete apprezzare.
Bando alle ciancie, non mi resta che augurarvi buona visione e darvi appuntamento al prossimo post che non tarderà troppo ad arrivare. Nel dubbio, buon ferragosto a tutti.
Ma no dai, scherzo! :)
E bravo Carletto! :)
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